Per i quaderni scientifici di Fondazione Saccone
I Quaderni scientifici di Fondazione Saccone è un progetto editoriale, nato da un’idea di Giuliana Saccà, Consulente direzionale per la Fondazione, e affidato alla Responsabilità scientifica del Professore Alfonso Amendola, Docente di Sociologia dei processi culturali e Internet Studies UNISA, Esperto in innovazione digitale, consumi di massa e management culturale, già membro del CTS. L’intento è quello di raccogliere anno dopo anno le riflessioni su una particolare keyword, consentendo a ognuno di interpretarla dal proprio punto di vista personal-professionale. Il professore Amendola, ha lanciato per quest’anno la parola chiave “RETE”, un concetto che ha radicalmente cambiato il modo di comunicare tra persone, aziende ed
addirittura enti della pubblica amministrazione.
Non è semplice per me definire il concetto di “rete”. Ci vivo, ci lavoro, la studio. Ogni aspetto della mia vita ne è influenzato.
Da buon “Millennial”, faccio parte della “prima generazione della storia che nella propria età adulta considera come parte integrante di sé la tecnologia digitale”. A differenza di molti miei colleghi e amici più giovani, ho avuto la fortuna di trascorrere una buona parte della mia gioventù (fino ai 14 anni) “offline”, prima della diffusione di internet che ha cambiato molti aspetti della mia vita.
Quando non c’era internet, per fare ricerche e reperire informazioni bisognava consultare l’enciclopedia oppure andare in biblioteca, le fotografie si mettevano negli album, per ascoltare l’ultimo brano del tuo artista preferito occorreva acquistare il disco e per fare shopping si andava al negozio sotto casa. E potrei continuare così ancora per molto.
Oggi, invece, la situazione è cambiata radicalmente. Molti di noi non riuscirebbero a vivere con facilità più di qualche giorno senza internet. In pochi anni, infatti, la tecnologia e il web hanno cambiato le nostre esistenze quotidiane: basti pensare ai nuovi modi che usiamo per comunicare, ma anche al trend degli acquisti online e allo smart working per professionisti e freelance.
Secondo Derrick De Kerckhove, l’erede intellettuale di McLuhan, «siamo diventati tutti individui globali grazie alle nuove possibilità di accesso alle comunicazioni satellitari e alle nostre infinite connessioni globali via Internet».
Molti sono, infatti, i cambiamenti portati da Internet che hanno rivoluzionato alcuni aspetti delle nostre vite personali (in primis la mia).
Il modo di comunicare e di informarci. Il web è una fonte di informazione imprescindibile per rimanere aggiornati in tempo reale su cosa sta accadendo dall’altra parte del globo e di comunicare con i nostri amici lontani. Grazie all’avvento dei social networks, infatti, abbiamo l’occasione di ricreare i contatti con quei vecchi amici persi ai tempi del liceo.
Le mondo del lavoro. Oggi chiunque può cercare un lavoro navigando tra centinaia di offerte consultabili online da tutti e a portata di click. La rete ha inoltre cambiato e trasformato professioni tradizionali e creato nuove opportunità di lavoro in settori un tempo inesistenti. Sono decine, ad esempio, le figure professionali della new economy: esperti di web marketing, web design, web writing, web management e così via. Il lavoro è diventato anche più “flessibile”. Basti pensare alla crescente diffusione di ambienti di coworking e alla possibilità, in molti casi, di lavorare in smart working stando a casa propria, riuscendo a conciliare i tempi del lavoro con le esigenze personali o familiari.
Gli acquisti. Il commercio elettronico ha cambiando radicalmente le nostre abitudini acquisto. Oggi, con un paio di passaggi del mouse o un semplice comando vocale, è possibile ordinare una serie di articoli e farseli consegnare a domicilio da qualsiasi parte del mondo. Grazie al web, inoltre, abbiamo anche la possibilità di vederci recapitare il pranzo o la cena direttamente a casa dal nostro ristorante preferito.
L’intrattenimento. il web ha trasformato il modo in cui consumiamo media e intrattenimento. L’uso di DVD, CD e altri supporti fisici è da anni in declino a “causa” del boom dei servizi di streaming. Oggi è infatti possibile guardare partite, film, serie tv e ascoltare la musica da qualsiasi dispositivo con una connessione a internet.
Insomma, la rete ha cambiato, e continuerà a cambiare, sempre di più le nostre vite.
La sfida più importante è, secondo la mia opinione, diffondere il più possibile una cultura su un utilizzo migliore e più consapevole del web, perché essere connessi vuol dire anche, potenzialmente, mettere a rischio i dati che si condividono e di conseguenza la nostra privacy.